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Andature in barca a vela

Alcune nozioni di base di apprendimento durante le crociere in barca a vela per l'estate 2022. Un’imbarcazione a vela può assumere diversi modi di avanzare rispetto alla direzione del vento. L’andatura è la direzione di avanzamento rispetto al vento. A seconda di quale sia l’angolo che si viene a creare fra la traiettoria dell’imbarcazione e la direzione da cui proviene il vento reale, nascono le diverse andature. Conoscere le andature è importante per la regolazione delle vele.

Le andature principali sono: bolina, traverso, lasco, gran lasco, giardinetto e poppa. Lasco e gran lasco sono dette andature portanti.

La bolina è l’andatura attraverso la quale si risale il vento. Ogni imbarcazione può essere più o meno capace di stringere il vento, vale a dire l’angolo fra la direzione del vento e la traiettoria dell’imbarcazione può essere molto stretto (intorno ai 37°) per imbarcazioni che sono molto boliniere, oppure più largo (intorno ai 60°) per imbarcazioni che non sono buone boliniere. La bolina può essere stretta (37°-45° al vento reale), oppure larga (45°-60° al vento reale). Il traverso si ha quando l’imbarcazione riceve il vento in direzione perpendicolare (90°) rispetto alla sua traiettoria. L’andatura al lasco si ha quando il vento proviene da circa 120° rispetto alla direzione dell’imbarcazione. Mentre l’andatura di gran lasco è intorno ai 150° rispetto alla direzione del vento reale. L’andatura al giardinetto è ancora più poggiata rispetto a quella al gran lasco, ma spesso i velisti non prestano grande attenzione alla distinzione di angoli fra lasco, gran lasco o giardinetto.L’andatura di poppa si ha quando la direzione dell’imbarcazione è esattamente opposta a quella del vento (180°). Nell’immagine di Mauro Fornasari sotto sono rappresentate le principali andature.

Un’imbarcazione a vela non può navigare controvento. In tale situazione le vele fileggiano e l’imbarcazione si ferma. Nel caso in cui un’imbarcazione navighi troppo sbandata e c’è pericolo di scuffia, essa può essere messa momentaneamente controvento. L’unico modo per fermare un’imbarcazione a vela quando c’è vento è lascare completamente le vele e mettere la prua al vento. Potete usare questo stratagemma nel momento in cui vi troviate in una situazione di difficoltà e abbiate bisogno di chiarirvi le idee con calma. Una qualsiasi barca a vela deve essere messa con la prua al vento anche per essere armata, in questo modo le vele non oppongono resistenza e attrito nel momento in cui vengono issate. é molto importante tenere una deriva controvento quando viene armata sulla battigia: in caso contrario il rischio di una rovinosa scuffia sulla spiaggia rischia di rovinare l’attrezzatura. Imbarcazioni a vela di maggiori dimensioni, come dei cabinati, possono essere tenuti controvento con l’aiuto del motore qualora ve ne sia uno a bordo. In linea di massima se un’imbarcazione è dotata di armo a sloop (vale a dire due vele come armo principale: randa più fiocco), è preferibile prima armare la randa e solo successivamente armare il fiocco.Una volta issate le vele, è sufficiente puggiare a dritta o a sinistra per fare in modo che l’imbarcazione prenda subito il vento, di bolina. Continuando a puggiare, vale a dire mantenendo il timone con una determinata inclinazione rispetto all’asse longitudinale della barca, l’imbarcazione passa dalla bolina stretta alla bolina, poi procede verso bolina larga, traverso, lasco, gran lasco e infine poppa. Qualora si tenga il timone nella stessa posizione la barca continuerà a puggiare fino alla strambata.La strambata è il passaggio repentino delle vele da mure a dritta a mure a sinistra o viceversa da mure a sinistra o mure a dritta. Qualora il passaggio delle vele da poppa a poppa sia volontario, questa manovre si dice abbattuta.La strambata (come la straorzata e la strapuggiata) è involontaria, mentre l’abbattuta (come la virata) è volontaria.Mantenendo immutata la posizione del timone la barca inizierà a orzare sulle nuove mure. Perciò passerà dall’andatura di poppa a quella di gran lasco e poi lasco, traverso, bolina larga, bolina, bolina stretta.Se si continua ad orzare la barca ad un certo punto virerà: in questo modo cambierà nuovamente mure, ma, questa volta, da bolina a bolina. L’abbattuta è il passaggio di mure da poppa a poppa, mentre la virata è il passaggio di mure da bolina a bolina. In entrambi i casi in genere la randa non necessita di nessuna manovra, mentre il fiocco (a meno che non sia autovirante) deve essere lascato da un bordo e recuperato sull’altro bordo. Durante l’abbattuta è buona norma accompagnare il movimento della randa nel passaggio da un bordo all’altro, poiché è una manovra che in caso di vento forte può essere molto violenta e causare danni all’attrezzatura. Inoltre è necessario fare attenzione al boma durante l’abbattuta e in genere sempre quando si naviga alle andature portanti o di poppa.In particolare si dice che l’imbarcazione è “a fil di ruota” quando prende il vento esattamente dietro di sé (180°) ed in tal caso il rischio di una strambata è più che mai vivo. Per questo motivo è preferibile sempre evitare questa andatura.Quando un’imbarcazione è a fil di ruota le vele vengono tenute su mure opposte in modo da offrire la massima superficie al vento (ad esempio il fiocco viene tenuto sulle mure a dritta e la randa sulle mure a sinistra o viceversa). Questa regolazione delle vele si definisce a farfalla o a papillon.In linea di massima, per quanto riguarda la regolazione grossolana delle vele, vale questa regola: assunta un’andatura, le vele vanno lascate fino a quando non iniziano a fileggiare, a quel punto ci si ferma e si cazzano leggermente. In realtà la regolazione delle vele è faccenda complessa, capace di rovinare matrimoni e consolidate relazioni parentali, anche perché non è una scienza, ma dipende molto dalla sensibilità dell’equipaggio. Le vele vengono cazzate via via che si stringe il vento, mentre vengono lascate via via che si puggia, ma un equipaggio esperto è in grado di invertire il meccanismo: vale a dire fa orzare o puggiare l’imbarcazione in base alla regolazione delle vele. In questo modo, evitando di usare il timone, l’imbarcazione corre più veloce: ogni colpo di timone è un colpo di freno. Per governare la barca cercando di non usare il timone, è necessario considerare questa regola: la randa è orziera, mentre il fiocco è puggiero.Se le vele fileggiano: puggia!!

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