Croazia: 3 parchi delle isole Incoronate e isole nord della Dalmazia da Giugno a Settembre 2024

Tipo di itinerario: Questo itinerario è stato studiato con una partenza da Trogir e porti limitrofi per visitare la parte nord delle isole in Dalmazia, il Parco delle Isole Incoronate e il parco di Telascica.

Difficoltà: consigliato anche per chi è alla prima esperienza in barca vela.

Paesaggi: Dal verde della Dalmazia centrale salendo verso le isole Incoronate, man mano che si sale il paesaggio cambia notevolmente. Infatti le Isole Incoronate sono famose per i suoi paesaggi brulli, la vegetazione molto bassa, le rocce che danno la sensazione di stare in un paesaggio lunare avvolto da una pace e silenzio fuori dal mondo. Tramonti rosa, notti sotto cieli stellati, bagni fuori da rotte affollate sono la nota caratteristica di questo itinerario.

Soste e visite a terra: Dipende dallo svolgimento dell’itinerario anche in base al meteo locale della settimana, tuttavia questa crociera è fatta per vivere la barca vela al 100%, evitando posti affollati e cittadine troppo turistiche. Spesso si scenderà a terra utilizzando il gommone con motore fuoribordo per escursioni naturalistiche.

Attività principali: Durante la crociera è possibile timonare e partecipare alle manovre sotto la guida dello skipper. Ogni giorno si veleggia, si fanno delle soste in baia dove è possibile fare escursioni in snorkeling (consigliato portare una muta estiva leggera, pinne e maschera). All’interno dei parchi è vietata la pesca sia dalla barca che subacquea in quanto i fondali marini sono protetti. Le escursioni a terra sono molto consigliate, special modo sull’isola di Porat all’interno delle Incoronate dove dall’alto è possibile ammirare tutto il panorama delle isole Kornati.

Nb: non dimenticate di portare un paio di scarpe da tennis o trekking.

Itinerario e posti più interessanti dove fermarsi: il Marina di Piskera, Ravni Zakan, Porat, Potkucina sull’isola di Kamen Kakan, Kaprije, Zlarino, cascate di Krka se previsto, Maslinica e Drvenik veli alle piscine Krknijas. La descrizione della mappa e dell’itinerario è puramente indicativa, è solo una linea guida, tutto dipende sempre dal meteo locale, varie circostanze variabili e le esigenze del gruppo a bordo.

Organizzazione in barca: non essendoci il cuoco e la hostess (salvo non venga richiesto nel noleggio in esclusiva), tutte le attività di bordo sono autogestite, incluso la spesa da fare a terra almeno 2/3 volte durante la crociera. Almeno due o più cene verranno consumate a terra secondo vostra preferenza e su indicazione e consiglio dello skipper.

Costi: oltre alla quota base ci sono i costi extra che sono i seguenti: biglietto di ingresso nel parco delle Kornati, il costo di alcuni ormeggi come in Aci Marina a Piskera, il costo della cambusa (colazione, pranzo, cena) e il carburante consumato che verrà rabboccato prima di rientrare alla base di partenza. Per queste ultime spese verrà costituito un fondo cassa gestito degli ospiti a bordo in piena autonomia. Da mettere a budget circa 20 euro al giorno per persona. Non ci sono altre spese.

Consigli: a bordo c’è il wi-fi ma si consiglia un uso limitato del telefono. Staccate la spina e immergetevi in questo viaggio in barca vela, pensate a rilassarvi, siate pronti a tanti bagni, a prendere il sole, bellissime veleggiate tra le isole e notti in rada, vita di mare per rendere bene l’idea… Consigliabile di portare anche un buon libro.

Crociera in barca vela e Catamarano: Croazia le 8 isole in Dalmazia Centro Meridionale da Giugno a Settembre 2024

Tipo di itinerario: Questo itinerario è stato studiato con una partenza da Trogir e porti limitrofi per visitare la le isole Spalatine e della Dalmazia centro Meridionale.

Difficolta: consigliato anche per chi è alla prima esperienza in barca vela.

Paesaggi: La Dalmazia centrale e parte della meridionale ha la caratteristica di avere isole quasi tutte abitate. La nota caratteristica è il profumo di pini e lavanda con alta vegetazione che arriva fino a bordo acqua. Le isole ricche di storia Romana, Greca, Veneziana e Austro Ungarica fanno di esse un pacchetto importante da visitare per mare e per terra. Ricca di porti e porticcioli, tante baie bellissime con fondali smeraldini, racchiudono un modo per fare una vacanza in barca vela ricca di contenuti.

Itinerario e visite a terra: Dipende dallo svolgimento anche in base al meteo locale della settimana, tuttavia questa crociera in barca vela è fatta per chi vuole approcciarsi a questo tipo di vacanza unendo la barca vela, le soste in baia e uscire la sera per visitare le cittadine isolane ricche di storia, cultura e tanto divertimento soprattutto per i giovani e le famiglie.

Attività principali: Durante la crociera è possibile timonare e partecipare alle manovre sotto la guida dello skipper. Ogni giorno si veleggia, si fanno delle soste in baia dove è possibile fare escursioni in snorkeling (si consiglia di portare una muta estiva leggera, pinne e maschera). Non ci sono posti vietati dove si potrà effettuare anche la pesca dalla barca o in apnea.

Nb: per le escursioni a terra non dimenticate di portare un paio di scarpe da tennis o trekking.

Itinerario e posti più interessanti dove fermarsi: Solta a Maslinica Hvar, Pakleni e Palmizana, Korcula, Mljet, Parco di Lastovo, l’isola di Vis. La descrizione della mappa e dell’itinerario è puramente indicativa, è solo una linea guida, tutto dipende sempre dal meteo locale, varie circostanze variabili e le esigenze del gruppo a bordo.

Organizzazione in barca: Non essendoci il cuoco e la hostess (se non venga richiesto nel noleggio in esclusiva), tutte le attività di bordo sono autogestite, incluso la spesa da fare a terra almeno 2/3 volte durante la crociera. Almeno due o più cene verranno consumate a terra secondo vostra preferenza e su indicazione e consiglio dello skipper nelle migliori trattorie croate.

Costi: oltre alla quota base e tariffa skipper di € 150,00 a pax, ci sono i costi extra che sono i seguenti: biglietto di ingresso nel parco di Lastovo, il costo di alcuni ormeggi comunali o campi boe, il costo della cambusa (colazione, pranzo, cena) e il carburante consumato che verrà rabboccato prima di rientrare alla base di partenza. Per queste ultime spese verrà costituito un fondo cassa gestito degli ospiti a bordo in piena autonomia. Da mettere a budget circa 20 euro al giorno per persona. Non ci sono altre spese.

Consigli: a bordo c’è il wi-fi ma si consiglia un uso limitato del telefono. Staccate la spina e immergetevi in questo viaggio in barca vela, pensate a rilassarvi, siate pronti a tanti bagni, a prendere il sole, bellissime veleggiate tra le isole, notti in rada o all’ormeggio davanti a cittadine isolane storiche. Consigliabile di portare anche un buon libro.

Crociere in flottiglia per gruppi e famiglie

E’ la formula indicata per coppie, gruppi di amici e famiglie ,due o piu’ barche che navigano in flotta sullo stesso itinerario per tutta la settimana e con facili navigazioni, tante soste per i bagni nelle baie.

Gli equipaggi saranno così formati sempre in modo omogeneo in quanto saranno suddivisi ( x single, coppie o famiglie ) con la possibilità di condividere anche la vacanza in barca con altre persone, risparmiando sul prezzo del noleggio barca in esclusiva.

Se siete almeno 6 persone potete invece stare tutti sulla stessa barca o catamarano avendola quindi in esclusiva.

Potrai quindi prenotare una barca vela o catamarano in Croazia in esclusiva solo per voi.

Compila adesso il form e per ulteriori informazioni non esitare a contattarci anche telefonicamente al 335 6052 856 Paolo Lazzari.

Quando partire

Crociere in barca vela per single e gruppi di amici con imbarco alla cabina

E’ la formula indicata per coppie, gruppi di amici e famiglie, due o piu’ barche che navigano in flotta sullo stesso itinerario per tutta la settimana e con facili navigazioni, tante soste per i bagni nelle baie.

Gli equipaggi saranno così formati sempre in modo omogeneo in quanto saranno suddivisi ( x single, coppie o famiglie ) con la possibilità di condividere anche la vacanza in barca con altre persone, risparmiando sul prezzo del noleggio barca in esclusiva.

Se siete almeno 6 persone potete invece stare tutti sulla stessa barca o catamarano avendola quindi in esclusiva.

Potrai quindi prenotare una barca vela o catamarano in Croazia in esclusiva solo per voi.

Compila adesso il form e per ulteriori informazioni non esitare a contattarci anche telefonicamente al 335 6052 856.

Quando partire

In barca vela con un esperto del mare e delle vacanze in barca vela in Croazia

Mi chiamo Paolo Lazzari e sono un velista per passione dal 1995. Cresciuto sulla costa Abruzzese a Giulianova, tra il 2008 e il 2009 ha deciso di trasformare questa passione in lavoro e dedicare la mia vita al mare e alle barche a vela in Croazia.

Ho Navigato quasi tutto il bacino del mediterraneo, conosco bene la Grecia ionica, la Sardegna, la Sicilia ,l’Arcipelago Toscano e la Corsica ma la maggior parte del mio tempo l’ho dedicato alla Croazia e le sue isole sin dal 1995 quando era ancora Jugoslavia.

Vivendo in Adriatico e proprio di fronte alla Croazia, ho avuto modo di fare tante traversate in barca a vela per la Croazia con rotte sulle isole Incoronate, sulle isole della Dalmazia centrale con le isole spalatine e la parte meridionale su Korcula, Mljet fino a Dubrovnik. Tanti anni di vela come privato e diversi anni di crociere in barca vela croazia che mi hanno fatto acquisire una profonda conoscenza di questi posti diventando così un esperto della Croazia in barca vela. Ho percorso negli ultimi 13 anni più di 6000 miglia a stagione con tanti ospiti ed equipaggi provenienti da tutta Italia e dall’estero. Scrivono di me anche sulla testata del Corriere della Sera. https://viaggi.corriere.it/itinerari-e-luoghi/croazia-in-barca-isole-brac-vis-mljet/

Conosco le isole della Croazia in dettaglio, ogni porto, baia e angoli remoti di questo meraviglioso tratto di mare con circa 5000 km di coste, circa 1185 isole di cui 67 abitate. Tutti gli itinerari per la Croazia in barca vela che troverete sul questo sito, sono stati testati per tanti anni, poi scritti e pubblicati personalmente da me e ogni tanto aggiornati con un posto nuovo che ho scoperto.

In questi anni o intrapreso anche un percorso formativo partecipando a regate nazionali e internazionali, sono diventato un istruttore di vela d’Altura Fiv e tecnico educatore didattico della vela con la Lega vela Uisp. Ho la patente nautica vela e motore senza limiti, le certificazioni aggiornate ogni 2 e 5 anni dei corsi di primo soccorso e sicurezza in navigazione OSR e BLSD.

Viaggio spesso in Croazia anche durante il periodo invernale in quanto mi occupo del mercato italiano per la vendita imbarcazioni a vela nuove per il cantiere croato D&D Kufner Yachts e anche imbarcazioni usate ritirate da diverse società di charter importanti. Oltre ai saloni nautici italiani partecipo ogni anno anche al salone nautico di Biograd "Biograd boat show" sia come espositore che come broker dove ho contatti costanti e grande collaborazione con le migliori società di charter in Croazia.

Crociere in barca vela Croazia 2024

Per la stagione 2024  per chi desidera visitare la Croazia con una barca vela per la prima volta consiglio sempre una partenza dalla Dalmazia centrale in zona Spalato o Trogir. Logisticamente è la zona più richiesta sia per le bellezze storiche e paesaggistiche che per le infrastrutture e servizi. Qui in Croazia il turismo nautico è il più organizzato e attrezzato al mondo. Partendo da questa zona tutte le isole che incontriamo sono ridossate con decine di baie, porticcioli, cittadine storiche e Patrimonio Unesco come Hvar,Vis e Korcula e marina attrezzati ovunque. In questo modo si creano i requisiti per fare una vacanza in barca vela o Catamarano in piena sicurezza, tranquillità e alla portata di tutti, con possibilità di pianificare itinerari sia per le Isole Incoronate che sono a circa 4/5 ore di navigazione che tutte le isole della Dalmazia centro meridionale fino a Dubrovnik.

Cosa posso offrire in più ai miei clienti :

Oltre alla mia competenza, professionalità e profonda conoscenza della Croazia, dispongo di un portafoglio importante di barche a vela e Catamarani in Croazia che metto a disposizione per chi vuole organizzare una vacanza indimenticabile con gli amici o la famiglia. Sono Broker e Partner delle migliori società di charter con cui collaboro da anni per ospitare tutti i clienti italiani in Croazia. Disponibile anche come skipper per la vostra crociera, potete contattarmi per noleggiare una barca o catamarano dai 10 ai 24 metri di qualsiasi marca o caratteristica. Sarò il vostro migliore supporto per offrire gratuitamente una consulenza in dettaglio e darvi tutte le risposte alle vostre domande prima di pianificare la vostra vacanza.

Potete consultare anche il mio sito dove troverete disponibilità di 11.000 imbarcazioni online in tempo reale in tutto il mediterraneo di cui circa 2500 in Croazia con sconti importanti anche in last minute sia di barche a vela che catamarani senza pagare alcuna commissione.

Prima di affidare a qualcuno le vostre vacanze è sempre meglio rivolgersi ad un professionista del settore che lavora sul campo con i più importanti sistemi di ricerca, comparazione e prenotazione al mondo. Prova adesso a trovare la tua barca ideale su www.42nord.com

Inoltre ricevere una consulenza in dettaglio su tipo di imbarcazione, i servizi offerti sulla assistenza, la base di partenza, l'affidabilità della società armatrice, gli skipper, sono tutte cose fondamentali per la riuscita della vostra vacanza. Per ulteriori informazioni non esitate a chiamarmi al +39 335 60 52 856.

La bussola: uno strumento che ha rivoluzionato la navigazione

La storia della bussola

Prima di raccontare le avventure della sua invenzione, occorre spiegare cos’è e come funziona la bussola. Come definizione di base si può dire che è uno strumento per l’individuazione dei punti cardinali, composto da un ago calamitato mobile, fissato su perno, in grado di allinearsi lungo le linee magnetiche del campo magnetico terrestre; in questo modo, vengono indicate le direzioni nord e sud, in un certo limite di errore. Per identificare le ore del giorno, alla bussola si accompagna spesso una meridiana, che proietta un’ombra con la sua barra perpendicolare all’ago magnetico, quando questo sta puntando verso nord. Si attribuisce ai cinesi l’invenzione della bussola, i quali avrebbero anche scoperto il campo magnetico terrestre; sembra cha all’inizio, questo strumento fosse usato come spettacolo di intrattenimento, non a scopo funzionale per orientarsi. In particolare, delle lancette magnetizzate venivano lanciate come dadi, finendo sempre a indicare il nord, fenomeno che riempiva di stupore gli spettatori. Passarono molti anni prima che queste proprietà magnetiche venissero applicate alla navigazione. In Europa, questo strumento venne introdotto dagli arabi e dagli amalfitani nel dodicesimo secolo e il primo riferimento testuale europeo si ritrova nel De nominibus ustensilium di Alexander Neckam, trattato scritto tra il 1180 e il 1887. Da allora la bussola, che prende il nome dalla scatola in legno di bosso in cui in passato era contenuta, si è diffusa ampiamente portando a una grande rivoluzione nel settore della nautica. Probabilmente, senza la bussola, non sarebbe stata possibile la diffusione delle crociere in barca a vela in Grecia e in giro per il mondo.

Come costruire una bussola

Durante le crociere in barca a vela in Grecia e in altri mari, sarebbe il caso di utilizzare strumentazioni costruite da produttori appositi, ma con gli attrezzi giusti e un po’ di voglia di fare, è possibile realizzare una bussola artigianale. Innanzitutto serve un’asta magnetica, realizzabile allineando al campo magnetico terrestre un’asta di acciaio o di ferro, da temprare o colpire ripetutamente per generare un debole magnete. Una volta ottenuta l’asta magnetizzata, occorre posizionarla su una superficie a basso attrito, per fare in modo che si possa muovere agevolmente nel momento in cui si va ad allineare al campo magnetico terrestre. Poi, non resta che indicare i quattro punti cardinali e si ottiene una semplice e artigianale bussola. Un altro metodo semplicissimo consiste nel magnetizzare, attraverso lo strofinio su un tessuto, un ago o uno spillo, da poggiare delicatamente su una piccola base impermeabile, come un tappo di sughero; il tappo a sua volta deve essere messo a galleggiare in un bicchiere d’acqua. L’attrito con l’acqua è talmente basso che il tappo di sughero inizierà a muoversi, roteando verso i poli magnetici terrestri.

Impariamo a conoscere il timone a vento: le componenti

Le componenti del timone a vento

Per poter funzionare, anche in caso di tranquille crociere in barca a vela, il timone a vento ha bisogno di quattro componenti principali, la banderuola, il sistema di trasmissione, il timoncino e il contrappeso. La banderuola, detta anche ventola, è la parte che percepisce la variazione della direzione del vento e in base a questa si muove e trasmette le informazioni per la correzione della rotta. Per trasmettere tali informazioni, la banderuola è collegata a un sistema di trasmissione; ciò che la ventola trasmette a tale meccanismo è il suo movimento dato dalla direzione del vento, soprattutto quando questa cambia. Si tratta della parte del timone a vento che collega la banderuola al timoncino, attraverso diversi tipi di trasmissione, tra cui le cime, ma anche leve, tiranti ruote coniche o dentate. Dunque, il meccanismo di trasmissione trasmette il movimento, generato dalla banderuola, al timoncino, che rappresenta l’elemento del timone a vento immersa nell’acqua. Esso è di dimensioni piuttosto ridotte, soprattutto in riferimento al timone principali manovrato dal timoniere, perciò non viene utilizzato per grandi manovre, ma solo nei casi in cui si possa navigare con il “pilota automatico”. Il timoncino può essere di due tipi, ovvero, ausiliare o a pendolo, ognuno caratterizzato da pregi e difetti, nonché da differenze a livello meccanico e di sistema di trasmissione. L’ultimo componente è il contrappeso, un peso utile a bilanciare la banderuola, indispensabile per fare in modo che quando l’imbarcazione si muove, la ventola non si muova per inerzia, ma solo per opera del vento. Il posizionamento del contrappeso richiede molta attenzione, in quanto ne deriva il corretto funzionamento del timone a vento. Se la banderuola subisce troppo influenze dai movimenti della barca, potrebbe iniziare a muoversi senza controllo, causando continui, repentini e inutili cambiamenti di rotta.

Vantaggi e svantaggi del timone a vento

Durante le vacanze in barca a vela, se il vento è sufficiente, ci si può affidare spesso al timoniere automatico e godersi maggiormente il tragitto tutti insieme. Nel caso di traversate in solitaria, il timone a vento è pressoché indispensabile. Il non dover essere costretti a manovrare perennemente il timone principale è il grosso vantaggio fornito da quello a pendolo, tuttavia, esistono anche degli svantaggi. Innanzitutto, è pressoché impossibile utilizzarlo in caso di bonaccia, in quanto l’assenza di vento non permette di apportare correzioni di rotta e l’imbarcazione rischierebbe di rimanere ferma. Poi, affinché i sistemi con timoncino a pendolo funzionino, la velocità della barca deve essere pari ad almeno 2 nodi, per fare in modo che l’acqua sia grado di far muovere il timone principale. Quello a pendolo, inoltre, è inutilizzabile anche in caso di mare molto mosso, in quanto si muoverebbe anche senza l’indicazione della banderuola. Infine, se da una parte è molto comodo avere il timoniere automatico e potersi dedicare ad altro durante le crociere in barca vela, dall’altra in questo modo non si ha il controllo sull’andamento dell’imbarcazione, perciò occorre studiare bene la rotta per essere abbastanza sicuri di non incontrare ostacoli fisici lungo il tragitto. Tuttavia oggi la maggior parte delle barche anche sotto i 10 metri ha l'autopilota elettrico o idraulico dove si può impostare la rotta con la bussola oppure con il gps.

La barca a vela: le andature

Alcune nozioni di base di apprendimento durante le crociere in barca a vela in Croazia. Un’imbarcazione a vela può assumere diversi modi di avanzare rispetto alla direzione del vento. L’andatura è la direzione di avanzamento rispetto al vento. A seconda di quale sia l’angolo che si viene a creare fra la traiettoria dell’imbarcazione e la direzione da cui proviene il vento reale, nascono le diverse andature. Conoscere le andature è importante per la regolazione delle vele. Le andature principali sono: bolina, traverso, lasco, gran lasco, giardinetto e poppa. Lasco e gran lasco sono dette andature portanti. La bolina è l’andatura attraverso la quale si risale il vento. Ogni imbarcazione può essere più o meno capace di stringere il vento, vale a dire l’angolo fra la direzione del vento e la traiettoria dell’imbarcazione può essere molto stretto (intorno ai 37°) per imbarcazioni che sono molto boliniere, oppure più largo (intorno ai 60°) per imbarcazioni che non sono buone boliniere. La bolina può essere stretta (37°-45° al vento reale), oppure larga (45°-60° al vento reale).Il traverso si ha quando l’imbarcazione riceve il vento in direzione perpendicolare (90°) rispetto alla sua traiettoria. L’andatura al lasco si ha quando il vento proviene da circa 120° rispetto alla direzione dell’imbarcazione. Mentre l’andatura di gran lasco è intorno ai 150° rispetto alla direzione del vento reale. L’andatura al giardinetto è ancora più poggiata rispetto a quella al gran lasco, ma spesso i velisti non prestano grande attenzione alla distinzione di angoli fra lasco, gran lasco o giardinetto. L’andatura di poppa si ha quando la direzione dell’imbarcazione è esattamente opposta a quella del vento (180°). Nell’immagine di Mauro Fornasari sotto sono rappresentate le principali andature.

Un’imbarcazione a vela non può navigare controvento. In tale situazione le vele fileggiano e l’imbarcazione si ferma. Nel caso in cui un’imbarcazione navighi troppo sbandata e c’è pericolo di scuffia, essa può essere messa momentaneamente controvento. L’unico modo per fermare un’imbarcazione a vela quando c’è vento è lascare completamente le vele e mettere la prua al vento. Potete usare questo stratagemma nel momento in cui vi troviate in una situazione di difficoltà e abbiate bisogno di chiarirvi le idee con calma. Una qualsiasi barca a vela deve essere messa con la prua al vento anche per essere armata, in questo modo le vele non oppongono resistenza e attrito nel momento in cui vengono issate. é molto importante tenere una deriva controvento quando viene armata sulla battigia: in caso contrario il rischio di una rovinosa scuffia sulla spiaggia rischia di rovinare l’attrezzatura. Imbarcazioni a vela di maggiori dimensioni, come dei cabinati, possono essere tenuti controvento con l’aiuto del motore qualora ve ne sia uno a bordo. In linea di massima se un’imbarcazione è dotata di armo a sloop (vale a dire due vele come armo principale: randa più fiocco), è preferibile prima armare la randa e solo successivamente armare il fiocco. Una volta issate le vele, è sufficiente puggiare a dritta o a sinistra per fare in modo che l’imbarcazione prenda subito il vento, di bolina. Continuando a puggiare, vale a dire mantenendo il timone con una determinata inclinazione rispetto all’asse longitudinale della barca, l’imbarcazione passa dalla bolina stretta alla bolina, poi procede verso bolina larga, traverso, lasco, gran lasco e infine poppa. Qualora si tenga il timone nella stessa posizione la barca continuerà a puggiare fino alla strambata. La strambata è il passaggio repentino delle vele da mure a dritta a mure a sinistra o viceversa da mure a sinistra o mure a dritta. Qualora il passaggio delle vele da poppa a poppa sia volontario, questa manovre si dice abbattuta. La strambata (come la straorzata e la strapuggiata) è involontaria, mentre l’abbattuta (come la virata) è volontaria. Mantenendo immutata la posizione del timone la barca inizierà a orzare sulle nuove mure. Perciò passerà dall’andatura di poppa a quella di gran lasco e poi lasco, traverso, bolina larga, bolina, bolina stretta. Se si continua ad orzare la barca ad un certo punto virerà: in questo modo cambierà nuovamente mure, ma, questa volta, da bolina a bolina. L’abbattuta è il passaggio di mure da poppa a poppa, mentre la virata è il passaggio di mure da bolina a bolina. In entrambi i casi in genere la randa non necessita di nessuna manovra, mentre il fiocco (a meno che non sia autovirante) deve essere lascato da un bordo e recuperato sull’altro bordo. Durante l’abbattuta è buona norma accompagnare il movimento della randa nel passaggio da un bordo all’altro, poiché è una manovra che in caso di vento forte può essere molto violenta e causare danni all’attrezzatura. Inoltre è necessario fare attenzione al boma durante l’abbattuta e in genere sempre quando si naviga alle andature portanti o di poppa. In particolare si dice che l’imbarcazione è “a fil di ruota” quando prende il vento esattamente dietro di sé (180°) ed in tal caso il rischio di una strambata è più che mai vivo. Per questo motivo è preferibile sempre evitare questa andatura. Quando un’imbarcazione è a fil di ruota le vele vengono tenute su mure opposte in modo da offrire la massima superficie al vento (ad esempio il fiocco viene tenuto sulle mure a dritta e la randa sulle mure a sinistra o viceversa). Questa regolazione delle vele si definisce a farfalla o a papillon. In linea di massima, per quanto riguarda la regolazione grossolana delle vele, vale questa regola: assunta un’andatura, le vele vanno lascate fino a quando non iniziano a fileggiare, a quel punto ci si ferma e si cazzano leggermente. In realtà la regolazione delle vele è faccenda complessa, capace di rovinare matrimoni e consolidate relazioni parentali, anche perché non è una scienza, ma dipende molto dalla sensibilità dell’equipaggio. Le vele vengono cazzate via via che si stringe il vento, mentre vengono lascate via via che si puggia, ma un equipaggio esperto è in grado di invertire il meccanismo: vale a dire fa orzare o puggiare l’imbarcazione in base alla regolazione delle vele. In questo modo, evitando di usare il timone, l’imbarcazione corre più veloce: ogni colpo di timone è un colpo di freno. Per governare la barca cercando di non usare il timone, è necessario considerare questa regola: la randa è orziera, mentre il fiocco è puggiero.Se le vele fileggiano: puggia!!

Scafo: caratteristiche e componenti

Come è fatto uno scafo

Lo scafo è suddiviso in due parti da un piano detto diametrale o di simmetria longitudinale; questo piano è parallelo alla linea di longitudine. Una parte dello scafo, quella posta sotto il piano diametrale, è immersa nell’acqua ed è definita piano di deriva o opera viva; invece, la parte destra del piano è la dritta e al lato opposto, si trova la parte denominata, semplicemente, sinistra. A questa suddivisione si aggiungono i piani verticali e perpendicolari al diametrale, chiamati sezioni trasversali o ordinate; la principale e la più grande di queste sezioni è definita maestra. Ma quando si fanno crociere in barca a vela, sono ben altri i termini più utilizzati e che è necessario conoscere; infatti, gli scafi possono essere ulteriormente suddivisi longitudinalmente in tre zone. La prima è la poppa, la parte posteriore; poi, c’è la maestra, collocata in posizione centrale; infine, la prua, detta anche prora, posizionata nella parte anteriore. A volte, si utilizza una suddivisione più semplice in sole due zone, la poppiera, cioè la parte posteriore, e la prodiera, la anteriore. Per navigare, è utile anche sapere che lo scafo possiede una parte detta opera viva o carena, cioè la zona immersa nell’acqua, e l’opera morta, la parte asciutta, formata dalla zona superiore e dalle strutture di coperta e sovraccoperta detta tuga. La linea ideale che separa queste due zone è detta linea di galleggiamento. Senza entrare ulteriormente nel dettaglio, basti sapere che i lati dello scafo sono detti fianchi e questi prendono nomi diversi a seconda della zona dello scafo; per esempio, i fianchi di prua si chiamano masconi, mentre quelli di poppa sono definiti giardinetti.

La divisione interna dello scafo

Oltre alle diverse zone esterne, lo scafo possiede anche una suddivisione interna, che funge da sostegno, ma viene anche utilizzata dall’equipaggio dell’imbarcazione. Nelle tranquille e affascinanti crociere in barca a vela, si gode di più della parte superiore ed esterna dello scafo, ma è importante conoscere anche la conformazione più nascosta dell’imbarcazione su cui si viaggia. Innanzitutto, si trova una prima suddivisione in compartimenti, rappresentati da elementi orizzontali e verticali che hanno come primo scopo il sostegno e l’irrobustimento della struttura della barca. Le paratie sono gli elementi verticali e spesso sono realizzate in materiali isolanti dall’acqua, al fine di creare compartimenti stagni. I ponti, invece, sono le suddivisioni orizzontali e rappresentano anche i piani su cui si muove l’equipaggio di un’imbarcazione a vela; essi sono il ponte superiore e il ponte di coperta, chiamato, solitamente e semplicemente, coperta. In prua e in poppa, si trovano i gavoni, dei compartimenti in cui di solito si ricavano delle cisterne o delle casse di assetto, che servono a riequilibrare il peso della barca, attraverso il flusso di acqua. Infine, si trovano le stive, che fungono spesso da magazzini, e tanti altri compartimenti, come il vano motore, le cabine, la dinette e i bagni.

Orologio, bussola e sestante: un perfetto sistema di navigazione

Cos’è lo sestante

Forse nelle moderne crociere in barca a vela a causa di elettronica e gps avanzati, il sestante non trova più posto, ma in passato rappresentava uno degli strumenti fondamentali per la navigazione; esso serve per misurare l’angolo di elevazione di un corpo celeste sopra l’orizzonte. A livello tecnico e pratico, per ottenere la misurazione, si fa collimare l’oggetto con l'azimut dell’orizzonte. La data della misurazione e l’angolo misurato vengono usati per calcolare una posizione su una mappa nautica. Un esempio di utilizzo consiste nel traguardare il sole a mezzogiorno e ottenere i dati sulla latitudine del punto in cui si sta navigando, anche durante le crociere in barca a vela. Il nome sestante deriva dal fatto che la sua scala è di 60 gradi, ovvero, 1/6 dell’intera circonferenza. Il suo funzionamento si basa sul principio della doppia riflessione, perciò lo strumento è formato da due bracci, ognuno graduato fino a 60°. La sua diffusione si colloca tra il 1600 e il 1700, secoli di grandi avventure per il mare, soprattutto a carattere commerciale. Sebbene il funzionamento di base sia sempre il medesimo, esistono diversi modelli di sestante. I principali sono due, quello tradizionale e il sestante a orizzonte totale; entrambi offrono ottime prestazioni, l’unica discriminante è la preferenza personale. E a proposito di gusti e usi personali, esiste un sestante chiamato Bris, progettato dal navigatore Sven Yrvind; questo strumento a basso costo è preciso ed affidabile, benché si basi su una tecnologia piuttosto semplice. Nonostante l’equipaggiamento spartano, questo sestante è stato realizzato per gli attraversamenti oceanici ed è di dimensioni più piccole rispetto ai modelli tradizionali. Date le dimensioni, che offrono però una struttura davvero resistente, il Bris può essere contenuto in piccole custodie o, addirittura, essere appeso al collo con un cordino, così da risultare sempre a portata di mano.

Il connubio bussola, sestante e orologio

Conoscendo l’ora esatta grazie a un semplice orologio, e utilizzando bussola e sestante, è possibile mettere a punto un ottimo sistema di navigazione per il punto nave, basato su semplici strumenti poco tecnologici e non elettronici. Il non dover ricorre all’energia elettrica, o a batterie che si possono consumare, è davvero un’ottima opportunità quando si naviga, soprattutto in caso di lunghi di tragitti, in cui non sono previste tappe. Dunque, con l’orologio si determina l’ora, con la quale misurare la posizione sulla carta nautica e grazie al sestante che, come si è visto, è in grado anche di determinare la latitudine del punto o del luogo in cui si trova. Poi, grazie alla bussola, ci si può orientare, nonostante l’assenza di punti di riferimento, sapendo sempre dove si trovano il nord e gli altri punti cardinali. Nelle traversate in mare aperto, questi strumenti si rivelano davvero utili e permettono di conoscere l’ora, la posizione in cui ci si trova e la direzione che occorre seguire.